Le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, considerato la ritardata partenza del Contratto, nonostante lo stesso sia scaduto da oltre dieci anni, chiedono all’Aran una convocazione urgente per avviare quelle trattative. Una contrattazione che si apre con risorse economiche comunque irrisorie, cui si aggiunge il danno determinato dal congelamento del salario accessorio dei dirigenti medici, veterinari e sanitari previsto dalla cosiddetta riforma della PA.
Per questo motivo, mantengono lo stato di agitazione e, in aggiunta a quanto già previsto, a partire dal 22 gennaio 2018 attiveranno in tutte le aziende sanitarie una protesta consistente in:
1.il rifiuto individuale scritto di effettuare orario aggiuntivo al debito contrattuale al di fuori di quellopreventivamente e formalmente concordato;
2.la precedenza nell’orario contrattuale all’espletamento delle attività diagnostiche e terapeuticherispetto a quelle burocratico amministrative;
3.l’attenzione rigorosa al rispetto della normativa sull’orario di lavoro;
4.la richiesta di godimento delle ferie arretrate;
5.la richiesta di recupero degli straordinari accumulati e non remunerati;
6.la messa in mora delle Regioni rispetto alla Sentenza della Corte Costituzionale che impone di rinnovare i contratti al personale.
Leggi il comunicato stampa.