E’ stato recentemente pubblicato sul sito ufficiale dell’INPS il bando di selezione per medici di supporto all’area sanitaria dell’amministrazione, come già avvenuto in passato e nelle more dell’avvio del concorso nazionale da tempo prospettato. Si tratta dell’ “Avviso di selezione pubblica, mediante richiesta di disponibilità, per il reclutamento di un contingente complessivo di 1404 medici, cui conferire incarichi individuali con contratto di lavoro autonomo per lo svolgimento di prestazioni libero professionali per l’espletamento di adempimenti medico-legali”( https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspxlastMenu=46124&iMenu=13&idettaglio=904 ). La scadenza per la presentazione delle relative domande, da inoltrare esclusivamente per via telematica allegando il proprio curriculum redatto seguendo un format scaricabile dalla stessa pagina del sito INPS, è fissato alle ore 24.00 del prossimo 2 maggio 2019. Si invitano quindi tutti i colleghi interessati al bando a proporre tempestivamente la propria candidatura al fine di essere inseriti nelle rispettive graduatorie, che saranno formulate su base regionale in relazione alle indicazioni fornite nella domanda. A proposito di tale avviso, tuttavia, è da rilevare che al paragrafo 4 – relativo ai “criteri di valutazione e modalità di attribuzione dei punteggi” – nel punto A relativo ai titoli di studio (specializzazioni, dottorati di ricerca e altri titoli rilasciati dalle Università), laddove risultano attribuiti i vari punteggi per le specializzazioni richieste, mentre ovviamente la specializzazione in Medicina Legale sta al primo posto (con assegnati punti 23) e subito dopo sono indicate la specializzazioni in O.R.L. e in Oftalmologia (entrambe con punti 20), la Medicina del Lavoro viene inserita solo successivamente in quarta posizione, con punti 17. Tale valutazione risulta difficilmente spiegabile; ferma restando la necessità dell’INPS di avvalersi di professionisti specializzati in Medicina Legale e in altre specialità tecniche utili per la determinazione dei gradi di invalidità richiesti nel corso dei procedimenti istruiti, è evidente la sottostima degli specialisti in Medicina del Lavoro. Basti rammentare che tale disciplina, facente parte assieme alla Medicina Legale della cosiddetta area di “Sanità Pubblica”, viene considerata equipollente alla Medicina Legale in molte situazioni di legge. Inoltre, come noto, vige l’obbligo della presenza del medico del lavoro nelle commissioni invalidi e molti di questi specialisti svolgono il ruolo di consulenti tecnici di ufficio nei Tribunali e nelle Procure di tutto il Paese, anche nei procedimenti di natura previdenziale e/o assistenziale oltre che di infortunistica del lavoro e per il riconoscimento delle malattie professionali. Tale grave sottovalutazione potrebbe condurre a discriminazioni nella formulazione delle graduatorie regionali dell’Avviso in questione, comportando l’esclusione di colleghi medici del lavoro che già fanno parte di commissioni ASL e/o che hanno ampia esperienza nel settore valutativo medico-legale a scapito di altri specialisti di discipline che hanno natura eminentemente clinica, diagnostico-strumentale e chirurgica. In ragione di quando sopra, COSIPS si è attivata e ha formulato alla Direzione Centrale Risorse Umane dell’ente, da cui dipende l’espletamento del bando, di voler procedere alla correzione della tabella individuata, assegnando alla Disciplina “Medicina del Lavoro” lo stesso punteggio ascritto per le specializzazioni in O.R.L. e in Oftalmologia. Terremo informati tutti i colleghi interessati della risposta che verrà data. Ernesto Ramistella
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Ernesto Ramistella