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(AGENPARL) – Roma, 08 nov – “Grande soddisfazione per la pronuncia del Tar che ha bocciato l’incremento del 10 per cento della tariffa delle prestazioni libero professionali intramoenia dei medici, riconoscendone l’infondatezza e gli errati presupposti”. Così si è espresso il segretario regionale di CIMO Lazio Giuseppe Lavra, sottolineando che si tratta di un “ottimo risultato” per cui CIMO Lazio, come componente dell’intersindacale che propose nel 2009 questo e altri tre ricorsi contro altrettanti decreti del commissario all’epoca in carica, si è battuta in prima linea. “La sentenza del Tar rafforza la convinzione che non è possibile sconvolgere contenuti degli accordi contrattuali nazionali e regionali e penalizzare solo i lavoratori con la scusa del risanamento a colpi di decreti commissariali – ha proseguito Lavra – . Invece di colpire i professionisti si facciano subito provvedimenti per eliminare i veri sprechi messi in atto dai direttori generali che, nonostante vari rilievi sul loro operato e il cambio di Giunta, continuano a occupare il loro posto e a pensare solo ai propri interessi”.