Sabato 15 Novembre, sul “Messaggero” di Roma è stata pubblicata una lettera aperta firmata dai Segretari Regionali di molte Sigle Sindacali della Dirigenza Medica Sanitaria ed Amministrativa. I firmatari, tra cui il Coordinatore CoSiPS dott. Ernesto Cappellano, hanno denunciato la vera situazione della Sanità del Lazio che a causa dei continui tagli lineari e del mantenimento di sprechi ed inefficienze sta sprofondando in un baratro. Quella che per i cittadini può apparire come scarsa attenzione nei loro confronti è invece frutto della progressiva riduzione degli organici, imposizione di turni massacranti, precarizzazione dei professionisti e della perseverante ingerenza politica nelle scelte manageriali e sulle scelte dei vertici delle ASL. I firmatari sono consapevoli del malcontento diffuso e dichiarano di essere colpiti dalla crescente ostilità che viene manifestata nei propri confronti. Per questo motivo sono state condivise alcune considerazioni rispetto a quello che sta avvenendo nella Regione a causa delle scelte programmatorie dei vertici Regionali. Si fa riferimento ai reparti a gestione infermieristica che, a partire dai primi realizzati nell’ Ospedale Pertini e al Policlinico Umberto Primo, stanno per essere aperti anche in altri nosocom. Reparti dove il medico non sarà presente ed è importante che i cittadini lo sappiano; le Case della Salute ove ancora non si sa da chi si è presi in carico e chi è il responsabile del percorso diagnostico-terapeutico; file nei pronto soccorso per carenze di posti letto negli ospedali; riorganizzazione dei laboratori che costringeranno le provette di sangue a viaggiare nel territorio della Regione con tutti i rischi connessi; ridimensionamento della rete farmaceutica e dell’assistenza psicologica e depotenziamento della Prevenzione ove, a causa di scelte inopportune e in controtendenza rispetto ai proclami di tutti i Ministri della Salute e dei Governatori che puntualmente promettono un potenziamento delle iniziative di prevenzione, si sta di fatto smantellando il Dipartimento di Prevenzione e in particolare la sicurezza alimentare e nutrizionale confondendo ruoli e funzioni di medici e veterinari. Il tutto accade senza alcun confronto tra Regione e i Dirigenti Medici, Sanitari ed Amministrativi, alla faccia della democrazia!
Ernesto Cappellano