Epidemia influenzale e carenza di posti letto. Non riusciamo neanche a imparare dagli errori altrui…

 

Ricevo e volentieri pubblico uno spunto di riflessioni del nostro amico Beppe Neri.

Fin dagli anni ’70 i politici italiani hanno preso l’abitudine di imitare le soluzioni adottate dal Servizio Sanitario Nazionale (National Health System ) Britannico, solo..con 20 anni di ritardo e non tenendo conto delle correzioni e degli aggiustamenti che il sano pragmatismo britannico aveva introdotto nel frattempo. Ormai da una quindicina di anni lo scellerato modello di regionalizzazione esasperata della sanità, nato dalla riforma del Titolo V della Costituzione così cara alla Lega, ha creato 21 sistemi sanitari regionali sempre più diversificati, autoreferenziali, profondamente diseguali. La classe politica del nostro Centro-Sud , in particolare, ha fatto il resto, con dissesti spaventosi nati da incompetenza, imperizia, malafede e ruberie erette a sistema. Da qui le sanità di molte regioni, per primo il Lazio, ” commissariata ” i ” Piani di Rientro ” i blocchi delle assunzioni e del turn-over. Il ” mantra ” della riduzione dei posti letto per acuti, soprattutto negli ospedali pubblici ha portato la dotazione di posti letto alla metà circa di Germania e Francia. Le cronache quotidiane ci ricordano, a Roma , i gironi danteschi del Pronti Soccorso ospedalieri, in ciascuno dei quali ogni giorno decine e decine di pazienti – alcuni davvero gravi e bisognosi di cure in regime di ricovero – restano parcheggiati in condizioni inammissibili in un paese europeo nel 2018 per ore ed ore , in attesa di un letto che non c’è..perchè ne sono stati tagliati a migliaia nelle Medicine soprattutto. In questi giorni, come ci evidenziano sia il Daily Telegraph (http://www.telegraph.co.uk/news/2018/01/02/nhs-hospitals-ordered-cancel-routine-operations-january/) sia il British Medical Journal ( http://www.bmj.com/content/360/bmj.k19 ), il NHS inglese ha bloccato tutti i ricoveri chirurgici di elezione e tutti gli interventi programmati in tutto il territorio nazionale – per un mese almeno – a causa del picco influenzale che ha intasato gli ospedali soprattutto con pazienti anziani con c0mplicanze serie della sindrome influenzale. I letti in Medicina , anche nel Regno Unito, sono stati decimati per cui si ricovera ovunque, nelle Chirurgie e la attività non di immediata urgenza si blocca. Pazienti in lista da mesi e mesi per un intervento vengono rinviati di parecchie settimane.

Cosa succederebbe nel Bel Paese se , di fronte ad un quadro molto simile a quello britannico, venisse deciso il blocco dei ricoveri e degli interventi programmati ? Altro che gli onanismi da tastiera sui sacchetti per la verdura al supermercato ! Nel frattempo i Medici e gli Infermieri in prima linea nei Pronto Soccorso degli Ospedali devono ogni giorno, h/24 , fronteggiare cittadini esasperati che non trovano risposte decenti . Post Scriptum : da almeno cinque anni i ” viaggi della speranza ” dagli ospedali del Sud a quelli del Nord hanno ripreso il ritmo degli anni ’60. Nei programmi dei partiti che si candidano per il nuovo parlamento .. troveremo proposte articolate, puntuali e sostenibili riguardo questi problemi ? Lo vedremo molto presto.

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http://www.telegraph.co.uk/news/2018/01/02/nhs-hospitals-ordered-cancel-routine-operations-january/

 

 

 

 

 

 

 

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